E’ un film da vedere perchè è splendidamente diretto da Aleem Khan, e vincitore ai Bafta e al Festival di Cannes.
Nella città portuale di Dover, Mary Hussain si ritrova improvvisamente vedova dopo l’inaspettata morte del marito. Un giorno dopo la sepoltura, scopre che lui ha un segreto, a soli ventuno miglia al di là del Canale della Manica a Calais.
Nonostante il crollo rovinoso, le bianche scogliere sono sempre là, e non segnano più separazione e distanza, ma l’incontro e la riunione di una famiglia. Dopo l’amore, la vita che resta; “After Love” illumina meravigliosamente la grandezza di due donne – Mary e Généviève – che, invece, di ripiegarsi nel conflitto, si aprono reciprocamente, con pazienza, ad un sentimento di bene, ad una ricerca di senso, al tentativo di limitare le distanze.
Un uomo esce di scena e lascia una scia di dolore, ma le due donne che avrebbero potuto nuocersi a vicenda a causa della rivalità indotta da Ahmed, nel tenere in piedi due relazioni (una anche con prole) agli antipodi in termini culturali e religiosi, si sottraggono al rischio di mettersi ancora una volta l’una contro l’altra, in nome di quel conflitto atavico tra donne per avere un posto al sole nel cuore di lui. (Arianna Prevedello – Donne che non si odiano)