Storia di un incontro fra 2 adulti feriti e coraggiosi, travolti dalla passione per la musica e desiderosi di lasciarsi alle spalle storie dolorose, per lanciarsi in una vita felice.
Nello sfondo, l’Inghilterra razzista e rabbiosa in cui etnie, culture, lingue si mescolano senza veramente accettarsi, né comprendersi, a volte nemmeno sopportarsi.
Questo è un film sulla forza dell’amore, unica salvezza, e della forza comunicativa della musica, che fa cadere le barriere individuali e i pregiudizi; consente il passaggio delle emozioni e offre parole per esprimere i sentimenti.
“Ali e Ava non sono solo i personaggi centrali ma anche i corpi e i volti dell’energia che questo film sprigiona grazie agli attori straordinari (Adeel Akhtar e Claire Rushbrook) e allo sguardo profondamente umano che Clio Barnard porta su di loro per osservarli da vicino e poi allontanarsi appena e tornare di nuovo su di loro. Aggrappati alla loro musica, i due – che sembrano uscire per davvero da quel piccolo mondo sperduto nel centro del Regno Unito che la regista sceglie nuovamente come teatro del suo cinema – stanno agli angoli opposti di quel posto, eppure si ritrovano talmente vicini da sentirsi gli unici a potersi capire. Sono l’umorismo, la vitalità e lo spirito con cui entrambi affrontano l’esistenza a riuscire ad annullare le distanze della geografia culturale e sociale che li vorrebbe incompatibili e a incarnare la possibilità concreta di affermarsi come individui e di scegliere dove stare, anche sul tetto di una macchina o in un divano letto abbracciati, a discapito della loro differenza di età, di appartenenza e di gusti musicali.”
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vedi anche: Francesco Crispino in Sale della Comunità