Il film racconta una storia vera, quella di una partita di calcio tenutasi nel 2001 durante le qualificazioni per la Coppa del Mondo 2002. A giocare l’una contro l’altra sono state le squadre delle Samoa Americane e dell’Australia. Il match si è concluso con la sconfitta delle Samoa con un punteggio pari a 31-0, segnando un vero e proprio record come il più ampio scarto di gol in una partita ufficiale.
Nel 2014, a risollevare le sorti di questo team sconfortato, prossimo alle qualificazioni per la successiva Coppa del Mondo, è stato chiamato l’allenatore olandeseThomas Rongen nella speranza che questo ex centrocampista potesse invertire il destino avverso della squadra. (Comingsoon)
Il film è più che altro scritto e pensato per prima inventare e poi vendere lo stile samoano della vita, fatto di eccezionale rilassatezza e inclusione (un membro della squadra era effettivamente una donna trans ancora in transizione), la cui filosofia di fondo non è diversa da quella espressa in Jojo Rabbit, cioè che nella debolezza ci sia forza, che nella sconfitta, nel non voler essere un vincente come il mondo ti chiede, nel non adeguarsi a quello che tutti fanno o a quello che tutti sono, esista una forza emotiva, umana e anche proprio una vitalità contagiosa. E quello, più che la carriera, le ambizioni e la smodata ricerca di successo, costituiscono il segreto di una vita piena e riuscita. (Wired)