Si tratta di un racconto autobiografico: il protagonista Bruno è Bruni il regista, protagonisti entrambi di un incontro difficile, quello con la malattia.
In una serie di andirivieni fra presente e passato, tra rabbia e caparbietà, Bruno prova a comprendere quello che gli sta succedendo e attraverso la rivisitazione del suo vissuto mette a fuoco le figure che gli sono accanto: dalla moglie ai figli alla dottoressa all’infermiere. E comprende la propria e altrui finitezza, provvisorietà, impermanenza. Il film è molto umano e ci riconcilia con i nostri simili.
Utile in questi tempi di pandemia.