• Regista: Tarik Saleh

    Cast: Tawfeek Barhom, Fares Fares, Mehdi Dehbi, Mohammad Bakri, Makram Khoury

    Paese e anno produzione: Svezia 2022

    Durata: 126 minuti

    Lingua:

  • La cospirazione del Cairo

    BORDIGHERA Sala Olimpia Liberty
    Agosto 22, 2023 6:30 pm
    Agosto 22, 2023 9:00 pm
    Agosto 23, 2023 6:30 pm
    Agosto 23, 2023 9:00 pm

    “Dopo Omicidio al CairoTarik Saleh torna nella capitale egiziana (almeno narrativamente) con un film di spionaggio affidando la costruzione della tensione in modo pressoché esclusivo alla parola. Saleh – dichiarata persona non grata in Egitto dopo il suo precedente film e per questo costretto a girare in Turchia – persevera nel suo intento di raccontare un paese di cui si sa poco e soprattutto di metterne in luce, pur nella finzione di genere, le oscure trame di potere, i metodi violenti e senza scrupoli applicati dai servizi segreti (gli stessi che hanno in odio anche lui), il controllo e la corruzione.

    Questa volta lo fa raccontando dall’interno l’istituzione religiosa chiamata in causa in modo diretto attraverso le pericolose connivenze con il potere politico: il giovane pescatore Adam viene infatti ammesso con una borsa di studio alla più prestigiosa università islamica del Paese, ma quando il Gran Imam muore improvvisamente, il vuoto di potere scatena una guerra silenziosa all’interno dell’istituzione. Il ragazzo, assoldato suo malgrado come talpa da un colonnello dei servizi segreti, si trova inaspettatamente a intraprendere un pericoloso cammino di formazione in cui, a rischio della vita stessa, dovrà imparare ad applicare la sua brillante intelligenza per sopravvivere.

    All’interno del grande palazzo dell’accademia il potere viene infatti gestito dai gruppi dei vari sceicchi che, imponendo una disciplina rigidissima, raccolgono intorno a sé studenti che sono vassalli e servitori oltre che fedeli sostenitori. Proprio tra questi gruppi, più o meno allineati con il potere politico, si gioca la partita per l’elezione del futuro Imam; una partita in cui è appunto la parola a dettare le regole e a dare il ritmo al film. La parola con la sua forza e il suo potere di convincimento, quello che gli studenti imparano ascoltando le orazioni degli sceicchi e affrontandosi come se si trattasse di una battaglia di rap. Al ragazzo non resta che finire stritolato oppure apprendere la potente arma che ha nelle sue mani: la manipolazione attraverso la parola. 

    Ne viene fuori un film curioso per l’intuizione di calare il noir in un contesto affascinante e misconosciuto, non banale per come costruisce la tensione dilatando i tempi e insistendo sulla ripetizione, deciso per come sceglie di mettere in scena senza mezzi termini i sistemi coercitivi applicati (e che non può fare a meno di riportarci alla mente la sorte toccata a Giulio Regeni proprio in quel paese).”

    Chiara Borroni in Cineforum

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    Pubblicato il 18 Agosto 2023

    di Graziella Bosco