“Il focus è su Elisabeth. Si è appena separata da marito, che vive già con un’altra. Ha due figli e deve trovare un lavoro per mantenerli. Viene assunta dalla conduttrice radiofonica, Vanda Dorval, e intanto ospita un’adolescente in difficoltà di nome Talulah. Ad abbracciarli è Parigi, per una volta non una metropoli romantica, ma una capitale malinconica.
Passeggeri della notte diventa così una storia sulla fiducia nella vita di tutti i giorni, sui piccoli incontri che possono cambiare ogni attimo. È una vicenda che esalta le imperfezioni, accarezza i corpi dei suoi protagonisti per poi allontanarsi. Ognuno ha bisogno della sua dimensione, anche gli spettatori ci si accostano a poco a poco. A rubare la scena è Charlotte Gainsbourg, che mostra una femminilità coraggiosa. Non sfugge alla macchina da presa, non si nasconde. Il suo personaggio è fragile, ferito. È lei il vero “passeggero della notte”. Si aggira per Parigi quando cala il sole. Quando sembra spegnersi, ritrova la forza e si accende. A suo modo arde di passione, nonostante i traumi del passato. Ha solo bisogno di sentirsi di nuovo viva.” Gian Luca Pisacane in Cinematografo
“Il film di Hers scivola via con ritmo lento, così come la vita di Elisabeth, fatta di momenti quotidiani divisi tra famiglia e lavoro, tra il ruolo di madre e la voglia di riscoprirsi come donna. Passeggeri della notte è un film di atmosfere impalpabili, di momenti sfuggenti ed apparentemente banali, di incontri casuali eppure segnanti.” Chiara Zuccari in Sentieri Selvaggi