Selma torna a casa, in Tunisia, dopo anni passati a Parigi. E’ una psicoanalista, apre uno studio sui tetti, l’ambiente è spoglio, un divano è sufficiente. Per i vicini e i parenti è “la francese”: la sua presenza crea imbarazzo e curiosità.
Davanti a lei si alternano personaggi che scoprono se stessi, raccontandosi. E raccontando anche la Tunisia all’indomani della caduta di Ban Ali, in piena Primavera Araba. Sul suo lettino le inquietudini e le contraddizioni della classe media, soffocata dalla burocrazia e da schemi di genere difficilmente superabili. Anche Selma capirà meglio che cosa vuole da se stessa.
Il film è leggero e divertente, ma non per questo superficiale.