“Raccontare Ferrania è un modo per raccontare un territorio, è un modo per descrivere un secolo, il ‘900, ed è anche il tentativo di rappresentare un processo, quello industriale, che in Val Bormida – affiancando e sostituendo il lavoro agricolo – ha creato numerose realtà industriali, garantendo lavoro e benessere, sì, ma a costi altissimi: per l’ambiente e la salute dei suoi abitanti. Fatalmente, con la chiusura della maggior parte degli impianti industriali della vallata, si è generato un enorme vuoto che oggi pervade questo territorio.”
Ma il film è una esplorazione soprattutto attraverso i volti di tre reduci dell’esperienza Ferrania, Alessandro Marenco, Andrea Biscosi e Alessandro Bechis: tre uomini ancora in età da lavoro e che in Ferrania hanno passato venti anni di vita e che, con la fine di tutto, hanno dovuto cercare una nuova direzione.
Loro sono custodi del percorso di una fabbrica che produceva la materia prima del cinema (non i sogni, la pellicola…) ed in quanto tale sfuggente ed evanescente come l’emulsione fotosensibile.
INGRESSO 5 €
Nell’ottobre del 2019 ci siamo recati in visita al Museo Ferrania di Cairo Montenotte. Vai all’articolo